PER VOTARE LA PETIZIONE https://www.change.org/p/presidente-giunta-regionale-sardegna-amministrative-e-referendum-insieme-il-20-settembre

Metafora della Sardegna
Tutti gli italiani saranno chiamati alle urne il 20-21 settembre per il referendum sul taglio dei parlamentari e per le amministrative, ad esclusione dei sardi .
La Regione Sardegna, essendo a statuto speciale, ha potuto infatti modificare le date delle amministrative che ora sono previste a ottobre. Ma così i cittadini sardi dovranno andare più volte a votare creando inoltre un costo aggiuntivo di circa 9 milioni di €, un ritardo nella ripartenza amministrativa e il rischio di un ulteriore spostamento nel caso di ripresa della pandemia in autunno.
La scelta è di competenza del Presidente della Regione che ha preferito scegliere secondo logiche di natura politica senza tener conto che:
1- il costo della chiamata alle urne a settembre è in carico al Ministero degli Interni e le votazioni delle amministrative sarebbero comprese, mentre se viene scelta altra data il costo ulteriore è di 9 milioni di € pagati dalla Regione Sardegna.
E’ facile immaginare quante cose si potrebbero fare con queste risorse;
2- lo slittamento ulteriore delle elezioni amministrative lascia quasi metà dei nostri comuni coinvolti (160) ancora senza guida politica e con un ritardo per la ripartenza in un momento critico come questo PostCovid;
3- l’aumento significativo del rischio di dover rispostare ulteriormente in caso di ripartenza del Covid-19 a inizio autunno, con votazioni a data da destinarsi con una situazione di gestione ancora più critica;
4- ulteriore blocco delle attività scolastiche che già si devono fermare il 20-21 settembre, oltre al possibile ballottaggio, ampliando l’interruzione delle attività didattiche in un momento già particolarmente critico pr le scuole;
5- l’impegno per tutti i cittadini ad andare a votare 2 o 3 volte (nel caso di ballottaggio) nel giro di due mesi.
VOTARE IL 20-21 SETTEMBRE ANCHE PER LE AMMINISTRATIVE EVITEREBBE TUTTO QUESTO