Archivio dell'autore: ccresp

Una legge sulla partecipazione

Ecco un brillante breve intervento di Marco Meloni Lai, giovane ricercatore in UK ma coinvolto sul tema in Sardegna che fa il punto sul ruolo e il senso di interventi partecipativi (bilancio partecipativo in primis – esperienza siciliana) da concepire dentro una legge regionale. Cita anche alcuni aspetti chiave della proposta di legge qui presente su questo sito: governance, budget, garante e supporto tecnico-metodologico.
Citate anche le esperienze sarde comprese quelle di Gavoi, della Regione e quella del litorale quartese . A seguire il video

Progettazione strategica territoriale con il Geodesign nel laboratorio partecipativo a Quartu S.Elena

Il tema della partecipazione è spesso nella bocca di tutti, ma identificare buone pratiche, nuovi metodi e nuove esperienze da consolidare non è nè automatico nè banale.

Spesso i cittadini si stentono coinvolti quando li tocchi nel vivo, qui e ora, su un problema irrisolto o meglio su una minaccia che li riguarda, meno se si deve affrontare una questione che riguarda la pianificazione o le strategie, ovvero questioni che hanno un riscontro solo negli anni. Come nella finanza, la pianificazione appare senza ritorni di investimento, quindi blandi se non manifestano a breve riscontri concreti. Ma le scelte strategiche sono quelle che abilitano o inibiscono il nostro futuro.

Proprio per questo servono occasioni, eventi e utilizzo di strumenti abilitanti che coinvolgano i cittadini e tutti gli altri stakeholder (imprese, terzo settore, PA, oltre ai politici) per identificare e implementare metodi replicabili che permettano di costruire un’idea condivisa di futuro attraverso progetti e politiche proposte e selezionate progressivamente dalla collettività.

Abbiamo pertanto pensato di intervenire su un’area di rilevanza territoriale come il litorale di QUartu (da Margine Rosso a Flumini e Capitana) con circa 18.000 abitanti coinvolgendo una rappresentanza mirata di cittadini (circa 30) selezionati secondo criteri che rappresentassero le diverse categorie di abitanti per età, sesso, residenza, professione, livello di istruzione, con cui condividere un percorso progettuale.

Abbiamo coinvolto e chiesto supporto all’ Università di Cagliari ( DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale Architettura) in particolare al prof. Michele Campagna e alla specializzanda in ingegneria Laura Tolu nel progetto Rigenerazione Umana coordinato da Carlo Crespellani Porcella.
Il progetto promosso dal Centro Studi Luigi Crespellani, in sinergia con l’Università di CA e le diverse associazioni del territorio, si basa su una metodologia che utilizza il GEODESIGN, in termini pratici una piattaforma che supporta la raccolta delle proposte sulle mappe territoriali, in questo caso il litorale di Quartu, sponda est della città metropolitana di Cagliari e a seguire permette l’attività di selezione e consolidamento delle proposte più apprezzate, arrivando così a un piano strategico condiviso.

Durante le tre sessioni di tre sabati mattina sono così emerse 110 idee progettuali che hanno riguardato i 10 ambiti di lettura

  1. Infrastrutture Verdi (Natura)
  2. Infrastrutture Blu (Acqua)
  3. Agricoltura
  4. Trasporti
  5. Commercio e Industria
  6. Energia
  7. Residenzialità diffusa
  8. Residenzialità compatta e servizi associati
  9. Cultura e beni culturali
  10. Smart (iniziative innovative come startup o tecnologiche)

Prima di iniziare l’attività laboratoriale, il nucleo di lavoro ( Michele Campagna professore ordinario di Pianificazione territoriale esperto di Geodesign, la specializzanda Laura Tolu con tesi dul Geordesign e Carlo Crespellani Porcella, ingegnere esperto del territorio quartese, urbanistica, sostenibilità e metodi partecipativi) ha raccolto e predisposto una prima raccolta di dati georeferenziati rappresentati in mappe tematiche e una pre-analisi utile a costruire un primo quadro conoscitivo da mettere a punto dai partecipanti, con l’obiettivo di avere una base di partenza. Il contributo delle conoscenze degli abitanti del territorio così diventa complementare a quella dei dati consolidati nei sistemi territoriali.

Attraverso questa prima analisi e una sua condivisione, si è potuto procedere con la proposizione individuale di idee e progetti, per poi arrivare a costruire dei gruppi di lavoro di circa 5-7 persone suddivise secondo criteri di interesse (nel nostro caso legato all’area di appartenenza, ma poteva essere fatto su altri criteri) e poi arrivare a mettere a punto, selezionare e consolidare le proposte più condivise. Ogni gruppo aveva anche il compito di valutare le idee degli altri gruppi, selezionando quelle più efficaci o significative dal proprio punto di vista.

Passo successivo è stato quello di accorpare (quindi ridurre) i gruppi di lavoro, aggregando quelli più affini nelle valutazioni svolte sull’insieme dei progetti. In due step si è così arrivati a una visione condivisa collettiva, sforzo importante per costruire un’idea di futuro e con essa i progetti più significativi in quanto vagliati insieme.
Non son mancati passaggi molto utili di messa a punto di idee simili, migliorate nel processo di consolidamento. Analogamente idee pensate per un luogo, quindi un progetto puntuale, è stato spunto per una replica su altre aree facendolo diventare “una politica” di carattere generale.

In altri termini si è operato con una forte collaborazione svolgendo un lavoro di competizione dolce delle idee ( progetti e politiche) in modo progressivo, dentro tempi prestabiliti e armonizzando i naturali microconflitti, spostandoli dal piano delle persone al piano delle idee che diventavano di dominio comune.

Un passaggio non banale, considerando che uno dei problemi che si ha nel passaggio dalle idee individuali alle idee collettive.

Il percorso è avviato. La specializzanda Laura Tolu ha presentato la tesi di lauera in ingegneria civile ambientale prendendo 110 e lode e la commissione ha colto il valore dell’esperienza e della metodologia.
E’ così emerso che i trenta partecipanti potrebbero essere trenta consiglieri di una qualunque amministrazione locale che possono confrontarsi sulle idee, superando le tradizionali barriere di schieramento politico e trovando sinergie sugli interventi e le priorità.

La metodologia di Geodesign, ideata in origine dal prof. Carl Steintz e implementata in tutto il mondo, è stata adottata anche dalla città metropolitana di Cagliari e dall’area dell’oristanese ottenendo importanti riusltati.

L’esperienza quartese svolta con i soli cittadini residenti verrà arricchita da ulteriori incontri con specialisti sulle diverse discipline ( trasportisti ed esperti di mobilità, di sostenibilità, di sistemi idraulici, di paesaggio, di servizi e turismo, di riqualificazione e rigenerazione urbana, dei piani di risanamento urbanistico) e infine con le amministrazioni cittadine e di città metropolitana.

Alcuni cittadini partecipanti al progetto

Il progetto RIGENERAZIONE UMANA facente parte della serie Inter-Gen, promosso dal Centro Studi Luigi Crespellani è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e ha coinvolto l’Università di Cagliari, dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e Architettura DICAAR, le associazioni: Figli d’Arte Medas, OIKOS, CRIF Centro Ricerca Indagine Filosofica, Circolo Rosselli RisorgiMenti, Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, Officine Permanenti, Comitato Margine Rosso, Fenalc sez prov. Cagliari , Le chat Bleu.

Tema della Partecipazione nel Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022

Contributi e confronti ricchissimi di spunti a partire dalle esperienze attuali nelle realtà partecipative nazionali durante l’iniziativa del 14 ottobre 2022 attivata e coordinata dalla Regione Sardegna, Servizio SVASI dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente, moderazione di Serenella Paci di Poliste (Società Benefits).

L’iniziativa “Una partecipazione di qualità per l’efficacia delle politiche pubbliche” ha fatto il punto della situazione delle Regioni oggi dotate di Legge sulla Partecipazione (Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Marche), con un focus sull’esperienza della Regione Sardegna, che ha sviluppato in modo particolarmente efficace l’esperienza partecipativa nella definizione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile.

Il percorso avvenuto con il coinvolgimento di moltissimi stakeholder e cittadini si è dimostrato particolarmente efficace per questa prima parte di definizione della strategia in particolre per la coerenza con i percorsi partecipativi dei Fondi comunitari. La Regione, durante il periodo di pandemia ha colto l’occasione per sviluppare e rafforzare metodiche partecipative basate sull’utilizzo degli ambienti online. Importante valore dato dall’efficace animazione e passione di tutto il team regionale a partire da Gianluca Cocco, direttore del Servizio sistenibilità Ambientale, valutazione strategica e servizi informativi (SVASI) e coordinatore della Strategia Regionale e al suo team di collaboratori formato dai funzionari Luisa Mulas, Emanuela Manca e Filippo Arras. In diversi casi agli eventi hanno partecipato centinaia di persone collegate con idee e proposte preziose per la redazione di documenti strategici. Nell’evento del 14 ottobre i partecipanti sono stati poco meno di un centinaio, incollati allo schermo fino all’ultimo (dopo mezz’ora dal termine).

Utili contributi sono arrivati a partire Chiara Pignaris dell’AIP2 (Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica) con riferimenti importanti sul tema anche espressi dalla carta della partecipazione (con i temi della cooperazione, della fiducia, dell’informazione, dell’inclusione, dell’efficacia, dell’interazione costruttiva, dell’equità, dell’armonia (riconciliazione), del redere conto e della valutazione).

Antonio Floridia dalla Toscana ha fatto un quadro teorico del ruolo della partecipazione approfondendo il tema del rapporto tra processi partecipativi e decisionali, il ruolo del dibattito e dell’inclusione e l’importanza dell’esplicitazione dei saperi diffusi dei territori, mettendo in luce il rapporto stretto tra la legittimazione e la governabilità.
Il relatorre ha anche messo in luce l’utilità del modello legislativo (presenza di una legge regionale) perché la stessa garantisce continuità nell’operato della P.A. Parlando di distorsioni demagogiche ha voluto evidenziare le (quasi sempre) presenti retroazioni negative nei confronti degli amministratori che hanno forzato questi processi per ratificare scelte nei fatti già prese anche se non esplicitamente espresse. Ha concluso anche sottolineando il ruolo della mediazione come processo salutare perché riduce le derive plebiscitarie e tecnocratiche.

Francesca Paron

Annalisa Fauzzi, dalla Regione Puglia ha espresso un percorso coinvolgente in cui la 7.ma commissione per la valutazione ha considerato importante rafforzare i finanziamenti per aumentare il ruolo della partecipazione e dare la corretta visibilità alle pratiche in corso. Alla funzionaria e a due colleghi appassionati presto si affiancheranno ulteriori 5 figure professionali. La formazione diventa un fatto cruciale coinvolgendo sia la Regione che gli Enti Locali.

Affrontato anche il tema delle piattaforme di supporto, della creazione degli albi degli esperti dei percorsi formativi, dell’osservatorio annuale, e del Festival per il 2023.

Durante il confronto è emerso anche il tema del budget annuale, con valori dello stesso ordine di grandezza (500.000 € all’anno in Emilia Romagna, mentre in Toscana è stato altalenante tra 700.000 € e 300.000 €).
Infine molto interessante il dibattito con i partecipanti, tra i tanti Luigi Pintori si è soffermato sulla differenza tra partecipazione e coinvolgimento (dare “senso”), Claudio Atzori (Presidente regionale Legacoop) sull’armonizzazione dei pesi dei partecipanti alle inziative (chi rappresenta se stesso, chi un soggetto intermedio che rappresenta migliaia di persone) e sull’importanza di andare oltre alle semplici consultazioni ma operare per confronti e assunzioni di responsabilità.

Amministrative e referendum insieme il 20 settembre

PER VOTARE LA PETIZIONE https://www.change.org/p/presidente-giunta-regionale-sardegna-amministrative-e-referendum-insieme-il-20-settembre

cof

Metafora della Sardegna

Tutti gli italiani saranno chiamati alle urne il 20-21 settembre per il referendum sul taglio dei parlamentari e per le amministrative, ad esclusione dei sardi .
La Regione Sardegna, essendo a statuto speciale, ha potuto infatti modificare le date delle amministrative che ora sono previste a ottobre. Ma così i cittadini sardi dovranno andare più volte a votare creando inoltre un costo aggiuntivo di circa 9 milioni di €, un ritardo nella ripartenza amministrativa e il rischio di un ulteriore spostamento nel caso di ripresa della pandemia in autunno.

La scelta è di competenza del Presidente della Regione che ha preferito scegliere secondo logiche di natura politica senza tener conto che:

Panorama rosso poetto P1060611_ridimensionare

1- il costo della chiamata alle urne a settembre è in carico al Ministero degli Interni e le votazioni delle amministrative sarebbero comprese, mentre se viene scelta altra data il costo ulteriore è di 9 milioni di € pagati dalla Regione Sardegna.
E’ facile immaginare quante cose si potrebbero fare con queste risorse;

2- lo slittamento ulteriore delle elezioni amministrative lascia quasi metà dei nostri comuni coinvolti (160) ancora senza guida politica e con un ritardo per la ripartenza in un momento critico come questo PostCovid;

3- l’aumento significativo del rischio di dover rispostare ulteriormente in caso di ripartenza del Covid-19  a inizio autunno, con votazioni a data da destinarsi con una situazione di gestione ancora più critica;

4- ulteriore blocco delle attività scolastiche che già si devono fermare il 20-21 settembre, oltre al possibile ballottaggio, ampliando l’interruzione delle attività didattiche in un momento già particolarmente critico pr le scuole;

5- l’impegno per tutti i cittadini ad andare a votare 2 o 3 volte (nel caso di ballottaggio) nel giro di due mesi.

VOTARE IL 20-21 SETTEMBRE ANCHE PER LE AMMINISTRATIVE EVITEREBBE TUTTO QUESTO

Partecipazione chiave nel governo del territorio

cof

Immagine della Sardegna : pavimento scuola P.Levi Quartu  2018 – Imagine CCP

Dalla lettura del n. 1 della rivista inFORMAZIONE

 (vedi versione pdf  
 inF_N1_2019_WEB)

dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, tutta dedicata al tema dell’Urbanistica, della città e del governo del territorio, emergono i temi chiave che trasversalmente coinvolgono i centri storici, le periferie, i territori delle aree interne, l’agro, la pianificazione intermedia.

 

DSC_0662In tutte queste letture è evidente il ruolo svolto dalla partecipazione dell’utenza e dall’interazione tra politica, tecnici-professionisti e cittadini.

In particolare il tema del paesaggio, espressione dell’uso dinamico del territorio, dell’interazione di ognuno di noi alla cui base lo spazio e l’ambiente si trasformano e creano identità collettiva.

Buona lettura.

 

Elezioni europee, un aiuto a autovalutarsi

Ecco un sito che aiuta a capire come votare in funzione della vicinanza con gli attuali parlamentari, a seconda di come hanno votato in Parlamento  (non delle promesse…) .
Mi sembra interessante anche per conoscere meglio le questioni su cui si discute e si vota a Bruxelles. Buon esercizio.

https://yourvotematters.eu/it/

Ricordo che ci sono anche partiti paneuropei (nati in modo trasnazionale) che si presentano nelle varie nazioni, ma non in Italia dove lo sbarramento è superiore (4%) rispetto ad altre nazioni. Mi riferisco in particolare a Volt.

Anche in Emilia-Romagna….

Mercoledì, 17 ottobre 2018
Portale partecip Emilia Romagna.JPGPartecipazione, Petitti: “Una legge innovativa, i cittadini siano protagonisti
500mila euro per progetti condivisi e 190mila per quelli tematici nel 2019.

Fra le novità, la verifica dell’impatto dei processi partecipativi
Sede della Regione, Torri “La legge votata oggi dall’Assemblea legislativa è il frutto di un intenso e proficuo lavoro di collaborazione tra l’Assemblea stessa e la Giunta.

Continua a leggere