(by CCP)
La parola è di moda, rigenerazione urbana, si sa che significa un cambio radicale per aree compromesse, siano esse centri storici, periferie, aree ex industriali e comunque dove agli aspetti di degrado edilizio-urbanistici si affiancano anche criticità sociali, culturali o di servizi. Emergono nella città di Cagliari alcune aree critiche in questo senso: S.Elia, Is Mirrionis, S.Avendrace, la stessa municipalità di Pirri.

Appunto dentro di questa c’è un caso che possiamo affermare “da manuale” e questa è la realtà del quartiere di Monreale, una realtà nata come centro direzionale decentrato rispetto al cuore cagliaritano, che – a fronte di un progetto avveniristico – ha vissuto una realizzazione che non è arrivata in fondo. Così si è generata una situazione di stallo e di incompiuta. Con il conseguente declino.

Per questo il quartiere Monreale è appunto da manuale: edifici destinati a servizi per attività direzionali e terziario avanzato, basate su originali torri che però hanno visto alcune di queste bloccate a metà e in continuo degrado come se fossimo in guerra, aree residenziali originariamente di qualità e dignitose che mantengono il loro status ma attorniate da aree in completo abbandono, percorsi pedonali incompleti con interruzioni, criticità sul piano idrogeologico con flussi idraulici incontrollati che hanno compromesso piani interi interrati destinati a parcheggi, oramai inservibili. Assenza significativa di servizi commerciali, luoghi di relazione, spazi verdi, parchi e quanto chiunque desidera nel quartiere residenziale. In aggiunta l’infrastruttura viaria ha nodi non risolti, punti con colli di bottiglia e non fornisce neanche servizi di trasposto pubblico locale. Questi punti di debolezza e fragilità si innestano su un’area che trova intorno quartieri di edilizia residenziale di Pirri di vecchio impianto e aree recenti con debolezza di impianto urbano (Baracca Manna) ancora più critiche, oggetto di intervento pubblico per sanare una situazione di irregolarità diffusa, ma ancora debole nella sua dimensione di vita sociale e di identità.
Le criticità incontrate nel quartiere Monreale da parte delle imprese incaricate di completare i lavori delle torri e di sviluppare i servizi territoriali con fallimenti in cascata, hanno lasciato uno strato di degrado progressivo.
Questa fotografia sfuocata di questa realtà, alle porte della città metropolitana che si incontra entrando a Cagliari dall’entroterra attraverso la primaria arteria regionale della Carlo Felice, ha però dalla sua un grande potenziale che può ribaltare il suo destino che pareva segnato.





