Promossa dal Ministro per le Riforme Costituzionali, è un’importante occasione per partecipare al processo di riforma e fornire indicazioni preziose per i lavori istituzionali.
La consultazione è aperta fino all’8 Ottobre 2013 per una durata complessiva di 3 mesi. I risultati confluiranno in un rapporto che sarà pubblicato online e consegnato alla Presidenza del Consiglio.
Suggeriamo di partecipare anche per capire i meccanismi connessi. Info e link alla consultazione su: http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=72069
Tra i quesiti posti nel (questionario di approfondimento) reputiamo utili i n° 7 e 8:
7. Forme di partecipazione pubblica
Quali ritieni dovrebbero essere maggiormente utilizzate, con opportuni adeguamenti o indicazioni di metodo per la loro efficacia decisionale, dalle Istituzioni? (indicare massimo 5 priorità)
Glossario: iniziativa legislativa popolare – l’art. 71 Cost. prevede che il popolo eserciti l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli;referendum abrogativo – istituto attraverso il quale gli elettori possono abrogare – cioè eliminare – una legge o un atto avente valore di legge, o una parte di essi. Ai sensi dell’art. 75 Cost., il referendum può essere indetto quando lo richiedono 500.000 elettori o cinque Consigli regionali. Il risultato del referendum è valido se la maggioranza degli aventi diritto al voto ha partecipato alla votazione;
referendum consultivo – istituto attraverso il quale i cittadini possono esprimere pareri non vincolanti su determinati temi;
audizioni di portatori di interesse particolari [lobbies] – il termine inglese “Lobby” significa letteralmente “fare pressione”, da cui deriva il sostantivo “Lobbies” con il quale si indicano i gruppi portatori di interessi che possono essere sentiti per conoscere realtà ed interessi particolari;
petizione popolare – ai sensi dell’art. 50 Cost. tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità;
petizioni online – richiesta rivolta ad un’autorità pubblica, il cui processo di organizzazione, aggregazione e gestione delle adesioni si avvale del web e delle tecnologie informatiche; consultazioni online tramite questionari, invio di posizioni, documenti commentabili – processi che utilizzano le tecnologie e il web in cui individui o organizzazioni sono chiamati ad esprimere la propria opinione o posizione a partire da richieste più o meno strutturate, nella forma di risposte chiuse o aperte a domande, invio di position paper o reazioni, commenti puntuali e glosse a testi disponibili online;
raccolta organizzata e aggregazione online di idee e soluzioni (idea gathering) – piattaforme per la gestione organizzata del processo di proposizione, discussione e prioritizzazione di proposte o soluzioni intorno a tematiche predeterminate;
meccanismi per facilitare il processo deliberativo online (e-deliberation) – soluzioni tecnologiche per facilitare la proposizione, interazione, valutazione e votazione intorno a mozioni o proposte;
processi di co-design delle politiche – procedure di progettazione collaborativa tra amministrazione erogatrice di servizi e propri utenti, anche attraverso la facilitazione di momenti in presenza o l’utilizzo di spazi deliberativi online.
8. – Strumenti di democrazia diretta e tecnologie digitali
Le tecnologie digitali hanno ampliato le possibilità e modalità di partecipazione per i cittadini, sia facilitando processi democratici tradizionali sia affiancando a questi nuovi strumenti e metodi per la raccolta, gestione e analisi dei contributi dei cittadini. Se nella maggior parte dei casi è la società civile ad utilizzarle per numerose finalità, le Istituzioni hanno fatto ricorso sempre più frequentemente all’uso di tali strumenti.
8. Nell’ipotesi di gestione e utilizzo sistematico da parte dello Stato di strumenti di partecipazione diretta attraverso tecnologie digitali, su quali ritieni si dovrebbe intervenire prioritariamente? (indicare massimo 3 opzioni)